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Il Presidente di Sport e Salute indica al Sole24Ore le direttrici: “Impiantistica, diffusione della cultura dell’attività fisica e sport a scuola”

"Impiantistica, diffusione di una cultura della prevenzione e della pratica fisica in tutte le fasce d'età, il potenziamento dello sport nelle scuole” sono queste le tre direttrici che Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, la società per lo sviluppo dello sport, indica come percorso da seguire per il prossimo futuro in una intervista al Sole 24 Ore nell'edizione di questa domenica 30 giugno.

Le carenze delle scuole italiane, tra poche palestre e scarsa formazione, sono ataviche ma stiamo intervenendo. Nell'anno scolastico 2023/24 i progetti "Scuola attiva" realizzati in collaborazione con il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, il Dipartimento dello Sport e il ministero dell'Istruzione, in base alla legge 234 del 2001, nei due filoni kids per la scuola primaria e junior per la secondaria e di I grado hanno coinvolto 11.200 scuole,104mila classi e 2,1 milioni di alunni e alunne, in quasi 4mila comuni. Al programma, cui abbiamo destinato 13,4 milioni, hanno aderito anche 44 tra Federazioni e Discipline sportive per favorire l'orientamento degli studenti” .

Poi sulla questione impianti ha spiegato: “Dobbiamo conoscere dove sono e in che stato versano le strutture per dar vita a un Piano regolare dell'impiantistica. Ci sono oltre 6200 impianti non funzionanti e 57 mai completati, specie al Sud. Dalle richieste degli enti locali, in gran parte proprietari delle strutture, sappiamo che c'è un fabbisogno enorme".

Infine lancia un allarme: “Mi preoccupa il fatto che l'attività sportiva sia negata a quelle fasce di popolazione sprovviste del reddito necessario. Non possiamo permettercelo. In Italia ci sono 12,6 milioni di atelti tesserati, 5 nelle federazioni, ma anche 26 milioni di cittadini che fanno sport senza essere iscritti a nessun ente e 20 milioni di sedentari. A questi sportivi "di fatto" dovremmo offrire più servizi e opportunità”.

 

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