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Una vera community. Dopo l’erogazione del bonus, Sport e Salute continua a seguire i Collaboratori Sportivi (allenatori, istruttori, arbitri, personale amministrativo). È cresciuta la consapevolezza, la visibilità, il senso di un lavoro finalmente riconosciuto. E sono cresciute le domande legate alla professione.
Stamattina al webinar organizzato da Sport e Salute, braccio operativo dello Stato per lo Sport, i partecipanti stabili, per due ore e mezza di approfondimento su tutti gli aspetti del lavoro sportivo, sono stati oltre 2.800.
Gestione amministrativa, fiscale e previdenziale erano i temi di questo primo incontro che segue la ricerca già effettuata tramite il questionario di Sport e Salute al quale avevano risposto circa 28mila richiedenti l’indennità di 600 euro durante i mesi del lockdown.
Il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli ha rivolto un saluto sottolineando “La nuova cittadinanza nel mondo del lavoro conquistata in questa fase dall’ossatura dello sport di base, ovvero i Collaboratori Sportivi”. Poi il commercialista Marco Perciballi e l’avvocato Giancarlo Guarino, punti di riferimento dell’associazionismo sportivo e federale, hanno affrontato i temi del seminario virtuale riservandosi alla fine un’ora di botta e risposta con i partecipanti. Le domande arrivate durante la diretta sono state 1.300.
Si è parlato di fatture, Dichiarazione dei Redditi, riconoscimenti previdenziali, di come accedere al mondo del lavoro sportivo. L’89,3% delle persone collegate si è dichiarata pienamente soddisfatta del seminario, 550 collaboratori hanno suggerito nuovi temi per i prossimi webinar.
Sport e Salute ha annunciato un nuovo appuntamento per settembre, ma nei prossimi giorni, sul proprio sito e sui canali social, pubblicherà dei focus su alcune materie specifiche emerse nella discussione di oggi.
Gli appuntamenti futuri saranno sempre gratuiti e daranno diritto a un attestato di partecipazione, come richiesto dagli stessi Collaboratori Sportivi.
Guarda il video del Webinar del 22 luglio 2020
Risorse:
Contratto di Collaborazione Sportiva
Contratto per prestazione sportiva dilettantistica (gestionale - Società)
Consiglio Direttivo - incarichi
Facsimile di accordo di collaborazione tra Associazione e associati
Come scelgo la società sportiva con cui collaborare? Quali sono le modalità con cui devo essere pagato? Quali sono i requisiti minimi di un contratto di collaborazione sportiva?
Questi alcuni dei temi che, in collaborazione con la Scuola dello Sport di Sport e Salute, verranno affrontati nel webinar “Gestione amministrativa, fiscale e previdenziale per l'attività dei Collaboratori Sportivi” in programma per il prossimo 22 luglio 2020, alle ore 9:50.
Il webinar, dal taglio operativo, nasce per rispondere nell’immediato alle esigenze dei Collaboratori Sportivi emerse nella recente survey sulla ripresa delle attività successiva all’emergenza Covid-19 e sarà condotto dal dott. Marco Perciballi, dottore commercialista, e dall’avvocato Giancarlo Guarino, entrambi esperti in ambito sportivo.
Il webinar sarà organizzato in due parti:
Saluti istituzionali – avv. Vito Cozzoli, Presidente e AD di Sport e Salute
Parte 1 (ca. 90 minuti)
- L’ordinamento sportivo in Italia
- I requisiti qualificanti per accedere alla fiscalità di vantaggio prevista per lo sport dilettantistico
- Le collaborazioni Sportive Dilettantistiche – normativa e sua evoluzione – ambito di applicazione e modalità
- L’evoluzione dell’art. 67 del TUIR
- Quali sono le collaborazioni riconosciute dagli Organismi Affilianti
- Come scelgo la società/associazione, cosa devo verificare
- Come deve essere il contratto e/o lettera d’incarico
- Come devo essere pagato
- Come deve essere la ricevuta e/o richiesta del compenso
- Sicurezza sul lavoro ai tempi del Covid-19 (distanziamento fisico, mascherine, ecc.)
Parte 2 (ca. 60 minuti)
Sessione di Q&A in cui i partecipanti potranno porre domande, dubbi e richiedere approfondimenti su tematiche specifiche.
Per partecipare all’incontro di approfondimento, totalmente gratuito, è sufficiente cliccare su questo link.
Ti aspettiamo!
Segui tutti gli aggiornamenti sui canali social di Sport e Salute.
Da marzo 2020, insediamento della presidenza Cozzoli, Sport e Salute non si è fermata un solo giorno, impegnando tutte le risorse (umane e finanziarie), al servizio dello sport di base, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e guardare al futuro.
- Sport e Salute ha sviluppato in 10 giorni la piattaforma per l’erogazione del bonus di 600 euro per i collaboratori sportivi (competenza mai svolta prima). Ha attivato il sistema di prenotazione via sms che ha evitato i problemi del click day riscontrati in altri casi e ha segnato una strada nuova per i pagamenti diretti alle persone fisiche. Non ha mancato una sola scadenza di quelle fissate dal Governo che ha stanziato 280 milioni per coprire tutta la platea. Ha pagato puntualmente 151 mila persone, sia quando i termini erano a 30 giorni sia a 15. Ha erogato in un giorno 200 milioni di euro per 120 mila bonifici. Ha condotto istruttorie e controlli creando canali diretti con i beneficiari, parlando con le persone una a una. È nato così il primo censimento dei lavoratori dello sport, categoria invisibile, la cui prima applicazione è stata una ricerca (Survey) cui hanno risposto circa 30 mila persone, mappa indispensabile per conoscere i bisogni, i timori e le speranze di chi è al servizio dello sport di tutti. Sta per partire anche una nuova Survey rivolta all’impatto provocato dal Covid su associazioni e società sportive dilettantistiche per attestare l’attenzione privilegiata verso lo sport di base.
- Sport e Salute ha proposto ed attuato l’anticipo del pagamento della seconda tranche dei contributi pubblici agli Organismi sportivi per far meglio fronte alla crisi economico-sanitaria (70 milioni pagati il 21 aprile anziché a luglio come nel 2019), accompagnando questo passaggio con le linee guida per la riapertura e con un metodo di rendicontazione che servirà a distribuire il contributo aggiuntivo deciso in sede di assestamento di bilancio.
- Sport e Salute in pieno lockdown ha parlato con tutti i rappresentanti dello sport uno per uno: i presidenti delle 44 Federazioni, dei 15 Enti di Promozione Sportiva, delle 19 Discipline Sportive Associate, delle 19 Associazioni Benemerite. Ha accompagnato tutti quelli che le hanno chiesto una mano non lasciando nessuno solo. Ha risposto a tutti, dalle grandi Federazioni alle piccole società. Personalmente e per iscritto. Il 25 maggio, primo giorno della riapertura degli impianti il presidente Cozzoli ha visitato due società sportive nella periferia romana per attestare la propria vocazione sociale e l'attenzione al mondo sportivo di base.
- Sport e Salute ha convocato in quattro mesi il Cda 14 volte (a fronte di 5 riunioni nello stesso periodo dello scorso anno). Di sabato e di domenica, per aggiornare la governance su ogni singolo passaggio, tanto più di fronte all’enorme quantità di denaro gestita e al momento di grave crisi dello sport. Il Cda ha anche approvato e autorizzato i finanziamenti per complessivi 1,5 milioni di euro (giugno 2020) destinati agli Organismi sportivi per le infrastrutture informatiche.
- Sport e Salute, su indirizzo del Ministro dello Sport, ha anticipato l’erogazione di 17 milioni del 5 per cento del programma Sport di tutti agli Organismi sportivi, destinati principalmente alla riapertura in sicurezza degli impianti. Agli Organismi è stato chiesto di presentare le progettualità legate a questo scopo. Per la prima volta, grazie alle linee guida della Società, tali soggetti attiveranno progetti comuni rinunciando a un pezzo della loro autonomia.
- Sport e Salute ha presentato in data 29 aprile una sua memoria alle Commissioni Attività Produttive e Finanze della Camera dei Deputati con interventi emergenziali e strutturali in favore dello sport. Bonus (fatto), revisione delle concessioni pubbliche (fatto), fiscalità di vantaggio, credito d’imposta e altre misure (da fare nel prossimo decreto), bond sociale e microcredito (da fare), Fondo previdenziale per collaboratori sportivi (da fare). E altre proposte. Per i progetti di social business sono in corso colloqui con la Yunus Foundation del premio Nobel per la pace Mohammad Yunus per avere la loro partnership. Allo stesso modo verranno avviati programmi comuni con il Forum del Terzo Settore nazionale, Fondazione Con il Sud e Impresa Sociale Con I Bambini-Fondo povertà educativa.
- Sport e Salute ha gestito in sicurezza la riapertura dei suoi asset strategici seguendo i rigidi protocolli sanitari: Stadio Olimpico (Finale di Coppa Italia e Campionato Serie A), Parco del Foro Italico (Centro estivo Foro Italico camp), Istituto di Medicina dello Sport, Scuola dello Sport.
- Sport e Salute attraverso vari accordi sindacali ha avviato una graduale riapertura dei suoi uffici, ha seguito i protocolli sanitari e messo in sicurezza i dipendenti anche attraverso l’uso dello smart working consentendo la piena funzionalità della Società durante il lockdown (si pensi alla gestione del bonus ai collaboratori sportivi per 280 milioni di euro). Il 30 giugno è partito il 1° centro estivo al Foro Italico, per riaprire l’area alla comunità e dare risposte ai bisogni dei dipendenti della Società, ma anche delle famiglie di Roma e con bambini disabili. La media dei partecipanti è 100 a settimana.
- Sport e Salute ha seguito l’evoluzione dei protocolli sanitari in vista degli appuntamenti che coinvolgono i suoi asset strategici: Internazionali di tennis (20 settembre, Joint Venture con Fit), Golden Gala di atletica (17 settembre), richieste di uso del Parco del Foro Italico per manifestazioni all’aperto, da campionati mondiali a tornei amichevoli. Al Foro Italico, non appena è stato possibile riaprire i cantieri, sono ripartiti i lavori di ammodernamento e riqualificazione dell’area. Nel frattempo sta proseguendo il lavoro di affinamento del Masterplan del Foro Italico, che vede la Società impegnata in una riqualificazione di spazi e servizi, sia per le persone e le famiglie che per i grandi eventi.
- Il Cda della Società ha dato mandato esplorativo al presidente (giugno 2020) per la creazione della prima start up sport tech accelerator d’Italia, con l’ambizione di farla diventare la prima d’Europa. Obiettivi: sviluppare tecnologia a supporto e sviluppo degli Organismi e dell’attività sportiva e di nuove società italiane.
- Sport e Salute ha lanciato un’indagine di mercato per la realizzazione di una App, da scaricare gratuitamente, per soddisfare i bisogni di tutti gli attori del mondo dello sport.
- Sport e Salute ha approvato il suo bilancio entro il 30 giugno, secondo la scadenza fissata.
- Sport e Salute ha avviato da subito (marzo 2020) un dialogo con il CONI per il contratto di servizio, dialogo congelato in attesa dei Decreti Delegati. Ha aggiunto risorse per il CONI nel bilancio 2019 (10 milioni di euro per i Giochi Olimpici di Tokyo).
- Sport e Salute ha assunto 3 dirigenti per riempire posti vacanti. Niente spoil system, nessun posto dirigenziale è rimasto a carico dell’azienda senza ruolo. Ha assunto 4 persone di staff con contratto a termine di due anni. Si prepara ad inserire nei propri quadri con contratti di collaborazione professionale 25 figure per seguire il progetto di Sport e periferie completando la procedura avviata prima della nuova governance societaria. Tutte le succitate procedure sono avvenute, per la prima volta nella storia della Società e di Palazzo H, con call pubblica e trasparente pubblicata sul sito web, selezione dei curriculum eseguita anche dai cacciatori di teste (reclutati con procedura di beauty contest), colloqui personalizzati e infine selezione delle persone prescelte. In tutto sono arrivati 646 curricula Sport e Salute e sono stati effettuati circa 150 colloqui.
- Sport e Salute si prepara a seguire con questa struttura il progetto Sport e periferie che prevede 420 istruttorie per il quale sono state stanziate risorse per 110 milioni di euro. È anche stato ultimato (marzo 2020) il censimento degli impianti sportivi e degli spazi di attività sul territorio nazionale. I dati raccolti sono stati trasferiti al Ministro, ma continua l’elaborazione del data base, con l’obiettivo di creare un catasto sportivo aggiornato.
- Sport e Salute ha già preparato i progetti Sport di Tutti e Sport di Classe che partiranno da ottobre e che avranno quest’anno le risorse aggiuntive dell’entrate fiscali 2019 (95 milioni complessivi). In modo da coinvolgere tutte le Federazioni. I due progetti copriranno già nel primo anno di attività il 60% della popolazione scolastica, pari a circa 1,5 milioni di bambini della scuola primaria (nell’atto di indirizzo veniva posto come obiettivo nel triennio) e oltre 5000 ASD/SSD. Garantiremo così un’opportunità di lavoro a circa 5000 tutor, laureati in scienze motorie e daremo la possibilità ad almeno 40 mila famiglie con disagio economico di far fare sport ai loro ragazzi. La collaborazione nei progetti sarà estesa a tutte le Federazioni e agli Organismi sportivi. Nonostante il lockdown, i tutor dei progetti Sport di Classe hanno continuato a proporre attività motoria online. Grazie a Sport e Salute tutti i tutor percepiranno il compenso per tutto l’anno scolastico. La Scuola dello Sport, asset di Sport e Salute, ha incentivato le proprie attività di formazione online, sia per tecnici che per dirigenti. Oltre 1000 operatori/tecnici sportivi hanno partecipato ad ogni webinar proposto nei mesi di aprile, maggio, giugno.
- Sport e Salute si è posizionata sui media come punto di riferimento del mondo sportivo. La presidenza ha rilasciato interviste a riviste specializzate, Avvenire e Gazzetta dello Sport. È stata al Tg1 delle 20, al Tg2 delle 13, Tg5 delle 20, in dibattiti su Raisport, Rainews24, Tgcom24. Il suo video per il ritorno dell’attività sportiva con i volti dei campioni abbinati a loro primi cartellini delle società di base dove hanno iniziato è diventato la copertina di alcune trasmissioni di Rainews24 e Raisport. Il presidente Cozzoli ha illustrato il lavoro della Società nel prepartita della finale di Coppa Italia su Raiuno. Tutte le iniziative e azioni di Sport e Salute sono state riprese dalle maggiori agenzie nazionali. Sui giornali sportivi e generalisti è stata citata a più riprese, non solo per il bonus. Sky ha dedicato uno speciale al lavoro sulla riapertura dello Stadio Olimpico e ha citato più volte la società in occasione di collegamenti dallo Stadio. Sono usciti mediaticamente anche l’Istituto di Medicina dello Sport e la Scuola dello Sport attraverso la sua Biblioteca sportiva.
- Sport e Salute è cresciuta sul sito e sui social media (Instagram, Facebook, Twitter e anche Telegram) in maniera esponenziale e questo solo nel confronto tra giugno e maggio 2020: + 405 % visualizzazioni (numero assoluto 6 milioni 713 mila); + 25,7% follower (24.295); + 8,3 % interazioni (78 mila). Il sito della Società ha 663 mila pagine visualizzate anche a giugno mantenendo la grande parte di chi aveva consultato il nostro sito per il bonus. Ogni giorno i canali social vengono aggiornati e il sito ha acquisito la collaborazione dei Looney Tunes per i bambini.
- Sport e Salute mantiene contatti diretti, costanti e quotidiani con il Ministro dello Sport e l’Ufficio dello Sport. Insieme sono stati gestiti i passaggi del bonus, le riunioni per i Decreti Delegati, la collaborazione alla stesura degli stessi. In collaborazione con il Dipartimento Sport, la Società si occuperà dell’organizzazione e della promozione della Settimana Europea dello Sport, il grande evento sovranazionale promosso dalla Commissione Europea, che si svolgerà dal 23 al 30 settembre prossimi.
La voglia di ripartire e le difficoltà. Tra luci e ombre, nella ricerca condotta da Sport e Salute sui Collaboratori Sportivi che hanno ricevuto l’indennità di 600 euro, si registrano segnali di ottimismo. Il 53 per cento degli intervistati dichiara che la sua società ha riaperto. E due collaboratori su tre dichiarano di aver ripreso l’attività a tempo pieno o parzialmente.
Dando seguito all’atto di indirizzo del Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport del 22 aprile 2020, nonché al fine di conoscere in maniera più approfondita un importante segmento del sistema sportivo italiano, Sport e Salute, la società presieduta da Vito Cozzoli, braccio operativo dello Stato per il mondo sportivo, ha proceduto a realizzare un’indagine quali-quantitativa con l’obiettivo di conoscere le conseguenze dell’emergenza sanitaria sull’attività dei Collaboratori Sportivi.
Attraverso l’indagine, che è stata interamente svolta dagli uffici di Sport e Salute e coordinata dall' Area Strategie, Affari Legislativi e Relazioni con gli Stakeholders, abbiamo dialogato con i Collaboratori Sportivi richiedenti l’indennità, che hanno non solo rappresentato la situazione in merito alla ripresa dell’attività ma soprattutto illustrato le proprie esigenze e aspettative in ordine alla propria condizione lavorativa.
Dal punto di vista quali-quantitativo l’indagine è particolarmente significativa: il campione di oltre 28.000 persone è, infatti, straordinariamente maggiore rispetto alle analisi tradizionali (x28 rispetto al campione consueto) ed è anche molto interessante dal punto di vista del tasso di risposta aperta (> 25% di risposte ricevute). È infatti particolarmente interessante il desiderio di partecipazione che è emerso, con circa 9.500 persone che, oltre ad aver risposto alle domande, hanno deciso di esprimere con parole proprie le necessità e “idee per il rilancio e la ripartenza dello sport”.
In sintesi, i principali risultati:
Riapertura organizzazione sportiva
- il 53% dei rispondenti dichiara che la propria organizzazione sportiva ha riaperto;
- Due su 3 dichiarano inoltre di aver ripreso la propria attività di collaboratori sportivi, più di uno su 3 a pieno ritmo;
- le Regioni che hanno la percentuale più bassa di riaperture (rispetto alle strutture esistenti) risultano Basilicata, Puglia e Provincia autonoma di Trento;
- le Regioni che hanno la percentuale più alta di riaperture (sempre rispetto alle strutture esistenti) risultano Lazio, Val d’Aosta e Veneto;
Ripresa propria collaborazione sportiva
- il 38% dei rispondenti dichiara di aver ripreso a collaborare, il 35% no, il 27% parzialmente;
- le 3 Regioni in cui la percentuale di “sì” è più alta (rispetto ai “no” e ai “parzialmente” nella stessa Regione) sono Val d’Aosta, Veneto e Liguria;
- le 3 Regioni in cui la percentuale di “no” è più alta (rispetto ai “sì” e ai “parzialmente” nella stessa Regione) sono Basilicata, Calabria e Campania;
- le 3 Regioni in cui la percentuale di “parzialmente” è più alta (rispetto ai “sì” e ai “no” nella stessa Regione) sono Provincia Autonoma Bolzano, Lazio e Friuli Venezia Giulia.
Si osserva inoltre una maggiore partecipazione femminile tra le fila dei Collaboratori Sportivi di “nuova generazione”: il 60% circa di chi collabora nel mondo sportivo da meno di un anno è infatti donna; quasi 12 punti percentuale in più rispetto a chi collabora da oltre 10 anni (48%). Un dato incoraggiante che potrà essere oggetto di successivi approfondimenti di indagine.
Venendo alla parte relativa alle esigenze e alle aspettative dei Collaboratori Sportivi, è emerso nettamente come il tema più sentito sia il riconoscimento del lavoro sportivo (con relative tutele), poco meno del 50% dei rispondenti a campo aperto; allo stesso modo, molto forte è l’esigenza di servizi in ambito amministrativo, gestionale, fiscale e giuridico. Da quest’ultimo punto di vista, Sport e Salute, anche in adempimento dell’action plan condiviso, ha già organizzato il follow up con appositi webinar specificamente dedicati ai Collaboratori Sportivi.
Al via oggi il Foro Italico Camp, il Centro estivo di Sport e Salute dove si alternano attività ludiche e sportive che vanno dal tennis alla scherma, dal nuoto al tiro con l’arco e perfino alla vela (grazie al simulatore).
Nel Centro si alternano 15-20 animatori e istruttori, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza sanitaria predisposte dal Ministero della Famiglia. E il piano d’inclusione prevede un operatore per ogni singolo bambino con disabilità.
Nella magia del Parco del Foro Italico si sono ritrovati già oggi 70 bambini. Il Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli ha fatto visita al Centro nel primo giorno di apertura.
Gli iscritti totali sono 118, di cui 80 interni compresi quelli delle Federazioni e 38 esterni.
Le iscrizioni sono ancora aperte, in particolare per il mese di agosto, e le informazioni sono disponibili sul sito sportesalute.eu.
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