DESCRIZIONE DELL'ISOLA DI SPORT

L’isola di Sport di Motta di Livenza si trova nel Parco Comunale in Viale Al Donatore snc.

Dal 22 aprile 2023 la cittadinanza può praticare attività sportive all’aperto nel fine settimana, gratuite e con personale specializzato.  

Motta di Livenza è un Comune della regione Veneto, in provincia di Treviso.

MOTTA DI LIVENZA, ASD E SPORT

La presenza della basilica della Madonna dei Miracoli è meta di consistenti pellegrinaggi. Fu eretta in seguito all'apparizione della Madonna ad un umile contadino, nel 1510. L'edificio si presenta come un insieme armonico di forme semplici e lineari: la successione degli archi del chiostro, gli elementi semicircolari del timpano, le vele laterali che delimitano il rosone in cristallo, le statue che ornano la facciata principale, fanno della basilica un autorevole esempio di architettura cinquecentesca.

Sport nei parchi la sceglie per fare sport all’aperto gratuito per tutti, con le ASD/SSD coinvolte nel progetto di Sport e Salute SPA e ANCI

Le Associazioni sovvenzionate sono: ATLETICA SAN VENDEMIANO, ASD CENTRO DANZA E MOVIMENTO, SSD LIVENTINA CALCIO, ASD PALLACANESTRO MOTTA, ASD TOP FIGHTING ACADEMY.

Nel Parco, da aprile e per i dodici mesi successivi, si potranno praticare i seguenti sport: Pallacanestro, Footbike, Pilates, Yoga e Calcio.

Il comune si estende per circa 37,7 km2, con una popolazione di circa 10.726 abitanti.

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Curiosità

È utile menzionare anche il Palazzo del Toresin, che trae origine dall'antica porta Trevisana, attraverso la quale la Postumia proveniente da Treviso, entrava nel nucleo fortificato medievale. Sotto il dominio austriaco fu sede del Governo Militare. L'attuale edificio, il cui primo nucleo appare in una cartografia del 1504, è però una ricostruzione del 1821, quando fu allargato e sopraelevato. Oggi è una residenza privata e funge da ingresso (Sottoportico del Toresin) alla piazza principale.

Dal 1833 al 1895, Motta di Livenza è stata la sede di un'importante collezione di dipinti antichi, lasciata dal celebre professore Antonio Scarpa agli eredi del suo paese natale e denominata in seguito semplicemente Pinacoteca “Scarpa". Tra le opere in essa contenute, vanno ricordati i capolavori di Andrea Mantegna, Sebastiano del Piombo, Orazio Gentileschi, il Sodoma, il Moretto e Lelio Orsi. Vendute dagli eredi in un'asta a Milano nel novembre del 1895, le opere della raccolta Scarpa si trovano oggi in diversi musei e collezioni del mondo, da Londra a Parigi, da Oslo a Budapest, da Boston a Princeton.