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Studi e dati dello Sport
DATI DELLA PRIMA RICERCA ITALIANA SUGLI ABUSI E LA VIOLENZA NELLO SPORT
Anno di pubblicazione:
2024Autore:
Nielsen ChangetheGameTematiche:
Donne e ragazze Salute e prevenzione Sistema sportivo parità di genereL’indagine Nielsen sugli abusi e le violenze nello sport in Italia è stata condotta tra febbraio e marzo 2023 e rappresenta la prima ricerca italiana quantitativa e qualitativa sulla violenza nello sport.
Tale ricerca è stata commissionata da ChangeTheGame con il contributo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e altre organizzazioni.
L’indagine è stata realizzata per comprendere la portata e la natura degli abusi subiti dai giovani atleti in Italia, con l'obiettivo di promuovere cambiamenti significativi nel settore sportivo.
Il campione è rappresentato da 1.446 atleti italiani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che hanno partecipato a sport organizzati prima dei 18 anni, il 49.2% (711) dei partecipanti erano uomini e il 50.8% (735) erano donne.
Secondo i dati del documento, gli uomini risultano essere maggiormente vittime di violenza psicologica, fisica e sessuale, mentre le donne riportano una maggior prevalenza di negligenza.
(FIG.1)
Fig. 1 Prevalenza della violenza interpersonale riportata in base al genere
Il 38.6% degli intervistati ha riportato di aver subito almeno una forma di violenza durante la pratica sportiva prima dei 18 anni.
In particolare, viene evidenziato che tra i responsabili di azioni negative, i compagni di squadra sono i principali responsabili (33.1%), seguiti dagli allenatori (31.1%).
Negli uomini la percentuale maggiore riguarda i compagni di squadra (36.8% vs 27.8%) mentre le donne hanno indicato allenatori e allenatrici (35% vs 27% per i maschi).
La violenza avviene principalmente all'interno o in prossimità degli impianti sportivi (62.5%), con una significativa incidenza negli spogliatoi e nelle aree doccia (25.8%).
Infine, ai partecipanti dell’indagine è stato chiesto se a seguito degli eventi negativi subiti, hanno ricercato aiuto o lo hanno ricevuto in modo spontaneo.
La maggior parte dei partecipanti, in particolare nelle due fasce d’età 18-24 (54.5%) e 25-30 (57.7%) anni ha dichiarato di non aver chiesto né ricevuto aiuto, fenomeno maggiormente presente nelle donne (62.3%). I familiari sono le principali persone a cui è stato chiesto aiuto (42%) e che lo hanno dato (47%), seguiti da amici e coetanei (19% vs. 32%), ambito sportivo (26%vs 20%) e scuola /ambito didattico (17% vs. 10%).
Fig.2 Percentuale di chi ha fornito aiuto ed a chi è stato chiesto aiuto
QUALI SONO LE CONSEGUENZE DELLA VIOLENZA?
- Cambiamento di organizzazione sportiva: tot. 22.2%
- Cambiamento di disciplina sportiva: tot. 29,9% (32,6% femmine vs 27,4% maschi)
- Abbandono dello sport: tot. 32,3% (37,4% femmine vs 27% maschi)
- Problemi di salute temporanei: tot. 12.9%
- Problemi di salute cronici: tot. 6.5%
- Nessuna conseguenza: tot. 20,4%
Le donne tendono a cambiare sport o abbandonare la pratica sportiva più frequentemente rispetto agli uomini.
L'indagine evidenzia la necessità di interventi urgenti per prevenire e contrastare la violenza nello sport, un problema diffuso e preoccupante in Italia.
Per garantire un ambiente sportivo sicuro, è essenziale adottare misure di prevenzione efficaci, sensibilizzare tutti gli attori coinvolti e fornire supporto adeguato alle vittime.