Studi e dati dello sport
Viaggiare con la bici: 4° Rapporto sul cicloturismo in Italia
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La 4a edizione del Rapporto “Viaggiare con la bici 2024”, realizzato da ISNART e Legambiente in collaborazione con Bikenomist, rappresenta uno dei segmenti con un forte trend di crescita, nell’ambito del contesto più ampio del turismo attivo e del plein air.
Quello che nel 2019 era un fenomeno emergente, oggi è una voce “forte e chiara” dell’offerta turistica del Paese, l’elemento che appare rilevante è che il cicloturismo è diventato una parte significativa dell’offerta turistica italiana, generando nel 2023 oltre 56 milioni di presenze, pari al 6,7% del totale, per un impatto economico stimabile in oltre 5,5 miliardi di euro (in crescita del 19% rispetto al 2022).
Non stupisce, dunque, che il cicloturista spende in media 95 euro al giorno per l’acquisto di beni e servizi, un importo che per gli stranieri sale a 104,5 euro: cifre che appaiono rilevanti, se consideriamo che la spesa media giornaliera del totale dei turisti in visita nel nostro Paese è pari a 59,6 euro.
L’IDENTIKIT DEL CICLOTURISTA
I dati dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio restituiscono il profilo ben definito della domanda: il cicloturista in Italia, nell’estate 2023 è, in prevalenza, un Millennial (47%, + 10p.p. sul 2022), con un livello di istruzione medio-alto, svolge una professione (86%; +7,5 p.p. sul totale turisti) e dichiara un reddito medio (52%) o addirittura medio-alto (24%), il che lo rende un target economicamente molto appetibile per i territori.
Il cicloturista in Italia viaggia in compagnia: del proprio partner (41%), della famiglia (26,7%) o degli amici (17%).
Soprattutto, è un turista “trasversale” per cui l’uso della bicicletta fa da “collante” tra interessi e attività turistiche variegate: escursioni e gite (83%; +23,2 p.p. rispetto al totale turisti) in bici, anche magari lungo ciclabili litoranee (22%), e abbinandovi spesso altre attività sportive (66%) tra cui il trekking; scelta ancora più marcata se si guarda ai flussi turistici dall’estero (69,2%). Seguono le visite ai Centri Storici (36%) e le degustazioni di prodotti tipici locali (24%).
Il fatto che il 16% del totale dei turisti pratichi sport una volta a destinazione, suggerisce spazi di “domanda latente” per il cicloturismo, ben oltre i soli “cultori” della bici. La quota di “nuovi cicloturisti” potrebbe aumentare ulteriormente, ad esempio, se si riuscisse a raggiungere i vacanzieri interessati al turismo balneare (36,3%), sfruttando strategicamente la presenza di ciclabili sul lungomare.
L’IMPORTANZA DEL WEB E DEI SERVIZI
I cicloturisti richiedono servizi specifici come punti di rifornimento acqua, punti di ristoro, segnaletica dedicata e noleggio bici; infatti, 6 cicloturisti su 10 utilizzano la rete per raccogliere informazioni e pianificare la propria vacanza su due ruote; ne deriva il profilo di un turista attivo e consapevole, che predilige organizzare il tutto nei minimi dettagli prima ancora di partire.
Un dato estremamente interessante è che il 22% dei cicloturisti stranieri siano “repeater”, ovvero disposti a ritornare in Italia a seguito di un’esperienza piacevole, dimostrando una propensione a lasciarsi fidelizzare su cui certamente merita puntare.
Il cicloturista ha una propensione maggiore a lasciare recensioni online (6 su 10), indicazioni su itinerari e “tecniche”, in particolare rivolte alla propria community, a cui è legato da un sentimento di fraternità ed appartenenza. I Social sono il canale più utilizzato, soprattutto TripAdvisor (42%), Facebook (33,2%) e Instagram (22%).
In base ai dati raccolti, le infrastrutture ciclabili influiscono sulla scelta del cicloturista:
- Un turista su 3 afferma di aver scelto una specifica ciclovia perché ben mantenuta, sottolineando l’importanza della corretta programmazione e gestione dei lavori di manutenzione della rete;
- il 26,2% opta per percorsi immersi in un contesto ambientale suggestivo, in linea con la sensibilità verso la sostenibilità e l’interesse per il patrimonio naturale;
- il 22,4% dichiara di aver scelto la destinazione attratto da una nuova ciclovia, segnale di un’utenza appassionata, che si informa e che sa apprezzare le novità (e quindi gli investimenti) nell’offerta infrastrutturale dedicata.
Per quanto riguarda la tipologia di mezzo scelto, quasi la metà degli intervistati (49%) ha optato per la MTB, il 24% ha preferito la bici da corsa, il 15,4% la bici da città/passeggio ed il 12% ha optato per l’e-bike, che consente di ampliare la quota di domanda cicloturistica, avvicinando una fascia di utenza non necessariamente attiva a livello sportivo.
In conclusione, il cicloturismo rappresenta un’opportunità significativa per il turismo italiano, con margini di crescita ulteriori se si migliorano i servizi e si promuovono le infrastrutture ciclabili.