Una passione che lo accompagna sin da bambino, quando inizia a dare i primi colpi alle palline, allora grigie e dure, davanti a un muro, e a giocare le prime partite su campi segnati con il gesso sull’asfalto sognando i campioni di ieri.
Oggi a 60 anni la sua passione è ancora la stessa, e lo ha spinto fin qui a Torino ad assistere allo spettacolo delle Nitto ATP Finals.
“Grazie tennis perché posso condividere questa passione e questo sport con i miei amici di sempre” ha detto Maurizio che poi ha aggiunto un piccolo particolare: “è grazie al tennis che ho ritrovato gli amici di una vita: Fabio, Paolo e Domenico”.
Una passione che è sfociata anche in una sana competizione basata sul divertimento, che li spinge giorno dopo giorno a migliorarsi e li tiene attivi e in forma.
Una storia a lieto fine che ci dimostra come l’amicizia e lo sport siano due valori fondamentali su cui basare le nostre vite.
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