Studi e dati dello sport
Barametro sull'obesità 2023 - sinergie per contrastarla
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L “Obesity barometer report 2023” affronta il tema dell’epidemia di obesità in Italia e nel mondo, evidenziando le proiezioni sull’aumento dei tassi di obesità entro il 2035 e il relativo impatto economico sulla salute pubblica.
Secondo le stime attuali, riferite ai 161 paesi presenti in “The Economic Impact of Overweight & Obesity in 2020 and 2060”, quasi 1 miliardo di persone è obeso, e saranno 1,9 miliardi nel 2035, di cui 1,5 miliardi adulti e quasi 400 milioni bambini. L’impatto economico dell’obesità a livello mondiale è stato stimato al 2,4% del PIL nel 2020, e salirà al 2,9% nel 2035. In Italia il costo dell’inattività fisica è stimato a 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni.
Nel documento, si sottolinea la necessità di un approccio integrato per la prevenzione e la gestione dell’obesità, considerando anche i fattori socioeconomici che influenzano la malattia e sottolineando come l’attività fisica sia uno dei cardini dei sistemi di prevenzione dell’obesità.
Inoltre, la Federazione Società Scientifica di Diabetologia (FESDI), costituita dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e dall’Associazione Medici Diabetologici (AMD) ha indicato la necessità di coinvolgere il mondo dello sport, come elemento propulsore di sani stili di vita nei giovani. Sulla base di tali considerazioni, è stato siglato tra il CONI, Sport e salute S.p.a, l’Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili e la FESDI, un protocollo d’intesa per la promozione di stili di vita sani e campagne di sensibilizzazione e di screening sul diabete e l’obesità nel mondo dello sport.
Infatti, è dimostrato che un’attività fisica regolare aiuta a prevenire e curare malattie croniche non trasmissibili, migliorando la salute mentale, la qualità della vita e il benessere generale.
ATTIVITÀ FISICA E STILI ALIMENTARI: DUE FATTORI RILEVANTI ASSOCIATI ALL’OBESITÀ
Il documento indica ripetutamente l’importanza dell’attività fisica e dello sport nella prevenzione dell’obesità tanto più che secondo gli ultimi dati del 2022 sono 19 milioni e 400 mila le persone adulte sedentarie (39,1%) vedi fig.10, vale a dire che nel tempo libero non praticano nessuno sport e nessun tipo di attività fisica (ad esempio come fare passeggiate di almeno due chilometri, andare in bicicletta, ecc.).
Nel 2022 la quota di persone sedentarie torna ad aumentare dopo un graduale trend in diminuzione che ha toccato il minimo nel 2021 (34,8%) riducendosi del 7% rispetto all’anno precedente (37,4% nel 2020) e del 20% rispetto al primo anno disponibile della serie (43,3% nel 2001).
Non solo gli adulti, ma soprattutto il sovrappeso e l’obesità nei bambini rimane una delle principali sfide di salute pubblica che devono affrontare gli Stati europei dell’OMS. In questo contesto l’OMS Europa ha pubblicato il quinto rapporto sulla “Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI)”, conferma che l’Italia ha un evidente problema socio-sanitario correlato all’obesità giovanile.
Il sovrappeso e l’obesità aumentano il rischio di malattie non trasmissibili (NCD), come le malattie cardiovascolari, il cancro e il diabete, e si stima che siano responsabili di più di 1,2 milioni di morti ogni anno nella regione europea dell’OMS. È dimostrato che un’attività fisica regolare aiuta a prevenire e curare malattie croniche non trasmissibili (NCD) eppure, gran parte del mondo sta diventando meno attivo.
La combinazione di esercizio fisico aerobico con una dieta adeguata possono essere efficaci nel controllo del peso corporeo. In caso di sovrappeso le “linee guida per una sana alimentazione” raccomandano di aumentare le “uscite” energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e di ridurre le “entrate” energetiche mangiando meno e preferendo i cibi che saziano di più come frutta e verdura.
Affrontare l’obesità è vitale se vogliamo raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), in particolare l’SDG 3 che vuole garantire non solo una vita sana ma anche promuovere benessere grazie all’impegno dell’OMS 2020-2025 “United Action for Better Health”.