Bonus, Sport e Salute: nessun ritardo, in corso i necessari controlli antifrode
Nessun ritardo da parte di Sport e Salute nel pagamento del bonus ai Collaboratori Sportivi. Anche ieri, come è sempre successo per l’erogazione automatica, appena ricevute le risorse dallo Stato sono stati firmati bonifici per 94 milioni di euro del bonus Dicembre per un totale di 117.308 beneficiari. Sono state contemporaneamente sbloccate le situazioni sospese di 1167 richiedenti.
Nel corso di questi mesi, per non far mancare il sostegno al sistema sportivo duramente colpito dalla pandemia, di fronte a domande che non presentavano errori o documentazione mancante, il pagamento è avvenuto con puntualità rispettando tutti i termini previsti e spesso in anticipo. La piattaforma informatica della Società grazie al sistema innovativo della prenotazione via sms, da marzo a oggi, non ha mai crashato e le richieste sono state acquisite senza incidenti.
Nel dettaglio queste sono le erogazioni firmate ieri, comprensive delle situazioni pendenti.
▪ € 46.397,600 a favore di n. 57.997 beneficiari – dicembre;
▪ € 47.049.600,00 a favore di n. 58.812 beneficiari – dicembre.
▪ € 7.200,00 a favore di n. 12 beneficiari – giugno;
▪ € 3.600,00 a favore di n. 6 beneficiari IBAN esteri – giugno;
▪ € 599.200,00 a favore di n. 932 beneficiari – giugno;
▪ € 600,00 a favore di n. 1 beneficiario – maggio;
▪ € 399.200,00 a favore di n. 499 beneficiari IBAN esteri – dicembre;
▪ € 9.600,00 a favore di n. 16 beneficiari – giugno;
▪ € 160.000,00 a favore di n. 200 beneficiari – dicembre.
Per le fattispecie Inps, ovvero richiedenti che avevano fatto domanda di ristoro anche all’Istituto nazionale di previdenza, Sport e Salute, prima di procedere al pagamento, ha chiesto un doveroso parere all’Avvocatura dello Stato.
Per altri casi la Società sta chiedendo uno a uno le integrazioni dovute.
Infine, su altre domande, trattandosi di ingenti risorse pubbliche (finora oltre mezzo miliardo di euro erogato) che lo Stato ha messo a disposizione del mondo sportivo in un momento drammatico per l’economia tutta, sono in corso - in considerazione dell'alto numero di richiedenti che nel 2019 non risultavano impiegati in ambito sportivo - i necessari controlli antifrode.
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Dai campioni agli atleti di ogni livello: Sport e Salute apre le porte del Foro Italico ai cittadini. Cozzoli: "Questa è la casa dello sport per tutti"
Nel pomeriggio di venerdì 11 dicembre è stato presentato il progetto pilota del programma “Sport nei parchi”, previsto protocollo d’intesa firmato da Sport e Salute e Anci per dotare alcune aree comunali di attrezzature per l'attività sportiva. La Grand Stand Arena di viale delle Olimpiadi è stata trasformata in una palestra a cielo aperto, dotata dei migliori macchinari e nel pieno rispetto delle misure anti-Covid. «Un ponte per la ripartenza dello sport. Ci eravamo dati un mese di tempo per aprire questa struttura e ci siamo riusciti. Ora Sport e Salute spalanca le porte del Foro Italico alla cittadinanza in un momento difficile», ha dichiarato il Presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, presente all’inaugurazione insieme a Marco Bellezza, Amministratore Delegato di Infratel, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico, e agli ex atleti Manuela Di Centa e Massimiliano Rosolino, già parte del progetto Legend.
All’interno della Grand Stand Arena è stato attrezzato un vero e proprio circuito con varie postazioni, utilizzabili dagli sportivi più esperti ai bambini, dalle persone con difficoltà motorie ai principianti. La struttura sarà aperta, a partire da sabato 12 dicembre, sette giorni su sette, dalle ore 8 alle 21. L’accesso sarà gratuito, aperto a tutti, anche per le società sportive che vorranno usarlo per tenere in forma i propri tesserati. L’area, dotata di attrezzature innovative con scheda video e tutorial, è di 800 metri quadri, potrà ospitare fino ad 80 persone, delle quali 30 potranno utilizzare gli attrezzi, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid. Un modo per tenere vivo lo sport durante questo lungo periodo di chiusura degli impianti.
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Sport e Salute, il CdA approva i contributi 2021. Anche il CONI vota a favore
Il Consiglio di amministrazione di Sport e Salute ha approvato oggi all’unanimità (anche con il voto favorevole del consigliere aggiunto del CONI, diversamente dall’astensione dello scorso anno) i criteri di assegnazione dei contributi pubblici agli Organismi Sportivi per il 2021. Si tratta di 280 milioni di euro in attesa del calcolo sul gettito fiscale generato dalle attività sportive nel 2020 che andrà a costituire la quota di contributi aggiuntivi.
Sono stati confermati i criteri illustrati agli Organismi Sportivi nel giro di consultazioni cominciate il 25 novembre con le Federazioni, caratterizzate da un dialogo assolutamente costruttivo.
Il Presidente e Amministratore delegato Vito Cozzoli ha considerato “molto positiva” la lettera ricevuta ieri dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Le indicazioni del Ministro sono risultate perfettamente in linea con le azioni adottate dalla Società e condivise con il mondo sportivo italiano, colpito in maniera durissima dagli effetti della pandemia.
Non cambia l’algoritmo di distribuzione dei fondi per le Federazioni, ma viene confermata l’apertura di un tavolo di lavoro, proposto da Sport e Salute, per il suo aggiornamento (partirà anche l’altro tavolo per i costi di gestione degli impianti).
Al voto unanime, Sport e Salute è giunta attraverso un percorso che ha tenuto in considerazione sia i danni del Covid sull’intero sistema, a cui aveva fatto fronte la delibera sui contributi aggiuntivi 2020 approvata il 20 novembre scorso, sia l’importanza del prossimo anno olimpico.
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Nuovi aggiornamenti sul bonus ai Collaboratori Sportivi
In considerazione del grave momento che il mondo dello sport sta attraversando, Sport e Salute sta lavorando, sin dall’inizio dell'attivitá di erogazione delle indennità per i Collaboratori Sportivi, con l’obiettivo di consentire l’accesso alla misura a tutti coloro che ne hanno diritto, senza lasciare indietro nessuno: il resoconto, dettagliato, di tale attivitá é visibile in questo articolo.
Questo premesso, in ottemperanza alle norme applicabili, dovendo garantire una durata ragionevole del procedimento anche per rispettare l’ordine cronologico di esame delle istanze e per osservare il limite di spesa imposto, si rende necessario stabilire una scadenza, oltre la quale, ogni dichiarazione degli Istanti al pari dei dati forniti devono intendersi definitivi.
In ragione di quanto sopra:
◾ il termine ultimo per ogni modifica delle dichiarazioni rilasciate in merito alla sussistenza dei requisiti relativi alle indennità è stabilito alla data del 15 dicembre 2020;
◾ il termine ultimo per modificare l'indirizzo e-mail dove intendete ricevere le comunicazioni é stabilito alla data del 15 gennaio 2021: ricordiamo che, per modificare la mail, si deve accedere in piattaforma e, nella pagina “PROFILO UTENTE”, cliccare sul pulsante “Modifica”.
◾ il termine ultimo per modificare l'IBAN presso il quale effettuare il bonifico di erogazione dell'indennità é stabilito alla data del 15 gennaio 2021; d'ora in avanti, sarà possibile cambiare IBAN una sola volta, esclusivamente accedendo in piattaforma, dove avrete a disposizione una nuova voce di menù “Cambio IBAN” posizionata vicino alla voce “Compilazione”;
◾ infine, per venire incontro a tutti coloro che non hanno interagito con il link presente nelle 3 mail mandate per l'erogazione automatica di novembre 2020 e che non hanno sfruttato la possibilità di entrare in piattaforma concessa anche a chi sosteneva di non aver ricevuto la mail, offriamo ancora una volta la possibilità di conferma, con termine ultimo 15 dicembre 2020.
Clicca qui per maggiori informazioni
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Bonus, aggiornamenti su fattispecie INPS
Comunicazione relativa alle casistiche per cui si è registrata un’incoerenza tra le autocertificazioni presentate nella piattaforma di Sport e Salute e il riscontro avuto dall’INPS (Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale)
◾ Come sapete, il decreto-legge 17 marzo 2020, n.18, cosiddetto “Decreto Cura Italia”, il Governo ha previsto varie misure di sussidio economico per le diverse categorie di lavoratori colpite dal lockdown necessario per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
◾ Tra queste categorie di lavoratori, l’articolo 96 del decreto ha previsto un’indennità pari a 600 euro, anche per i collaboratori sportivi, prevedendosi espressamente nel decreto ministeriale del 6 aprile 2020 – accanto ai i requisiti necessari al rilascio della stessa – che l’indennità non fosse cumulabile con il reddito di cittadinanza e con le seguenti indennità previste dal medesimo decreto:
- articolo 19 - Norme speciali in materia di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario;
- articolo 20 - Trattamento ordinario di integrazione salariale per le aziende che si trovano già in Cassa integrazione straordinaria;
- articolo 21 - Trattamento di assegno ordinario per i datori di lavoro che hanno trattamenti di assegni di solidarietà in corso;
- articolo 22 - Nuove disposizione per la Cassa integrazione in deroga;
- articolo 27 - Indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
- articolo 28 - Indennità lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago;
- articolo 29 - Indennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
- articolo 30 - Indennità lavoratori del settore agricolo;
- articolo 38 - Indennità lavoratori dello spettacolo;
- articolo 44 - Istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal virus COVID-19.
◾ Sulla base di quanto richiesto espressamente dal decreto ministeriale, dunque, Sport e Salute ha richiesto, come elemento essenziale della domanda, una dichiarazione rilasciata ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, sotto la propria responsabilità, di non essere già percettore delle prestazioni o delle indennità previste dagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 44 del decreto-legge n.18 del 2020, né del reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge n. 4 del 2019.
◾ Successivamente, Sport e Salute, nell’ambito dell’attività di controllo richiesta dalla legge, ha richiesto all’INPS quali – tra i beneficiari delle indennità – risultassero anche percettori dell’indennità INPS. L’INPS ha mandato un primo elenco di 2.950 persone e, ieri pomeriggio, un ulteriore elenco di 4.942 persone.
◾ Risultando quindi, dalla comunicazione dell’INPS, che la autocertificazione rilasciata dai 2.950 beneficiari non fosse corrispondente alla realtà descritta dallo stesso INPS, tutte le persone per cui si è registrata l’incoerenza apparivano ricadere nell’ambito del disposto dell'articolo 75 del DPR 445/2000 che prevede testualmente che “qualora dal controllo di cui all’articolo 71 emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera” e che “la dichiarazione mendace comporta, altresì, la revoca degli eventuali benefici già erogati nonché il divieto di accesso a contributi, finanziamenti e agevolazioni per un periodo di 2 anni decorrenti da quando l'amministrazione ha adottato l'atto di decadenza”. Quest’ultima disposizione è peraltro stata aggiunta recentemente dall'art. 264, comma 2, lettera a), legge n. 77 del 2020).
◾ Cautelativamente, dunque, Sport e Salute ha sospeso il pagamento di indennità ulteriori, mandando una comunicazione via mail a tutte queste persone.
◾ Successivamente, a seguito della comunicazione ricevuta, gli interessati hanno giorno per giorno mandato migliaia di mail a Sport e Salute, spiegando le loro ragioni e la loro buona fede. Poiché la maggior parte delle comunicazioni rivendicava la più assoluta buona fede, tali mail sono state esaminate una per una, identificando – ad oggi – 1.050 posizioni e alcune fattispecie più ricorrenti.
◾ In linea generale, tenuto conto che il divieto di cumulo era previsto espressamente dal decreto, l’analisi ha rivelato fatti e comportamenti assai diversi tra loro che, ancorché in buona fede, hanno comunque generato circostanze eterogenee e complesse, non ascrivibili alla Società.
◾ L’esame accurato di tali mail ha fatto emergere che si è di fronte ad una molteplicità di casi che non possono essere ricondotti ad un’unica fattispecie , pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società ha disposto ieri di richiedere un parere all’Avvocatura dello Stato per individuare dei criteri per valutare l’eventuale violazione del divieto d cumulo e chiedere se, e in quali termini, fosse possibile procedere al pagamento delle indennità.
◾ È la stessa soluzione che ha consentito di sbloccare le domande che risultavano incoerenti dal controllo con l’Agenzia delle Entrate, con la differenza che, in quel caso, trattandosi di un’unica fattispecie, si è potuto richiedere il parere immediatamente e che, in questo caso, solo all’esito dell’analisi delle migliaia di mail, si è avuta contezza dell’eterogeneità e molteplicità delle fattispecie.
◾ Non appena verrà emesso il parere, Sport e Salute avvierà, sulla base dei contenuti dello stesso, le necessarie verifiche con l’INPS.
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Nasce WeSportUP, il primo programma di accelerazione di startup e PMI innovative negli ambiti sport e salute
Roma, 3 dicembre 2020 - È stato presentato oggi presso il Circolo del Tennis del Foro Italico, alla presenza del Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, dell’Amministratore Delegato di CDP Fabrizio Palermo, del Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli, della Presidente e dell’AD di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione Francesca Bria ed Enrico Resmini, dell’AD di StartupBootCamp Alceo Rapagna, WeSportUp, il primo Acceleratore di start-up e PMI innovative focalizzato negli ambiti sport e salute.
Il programma avrà sede a Roma, presso gli spazi del Foro Italico e sarà gestito da Sport e Salute insieme a StartupBootcamp - acceleratore di startup fra i più grandi al mondo e primo in Europa con oltre 1.000 startup in portafoglio - che definiranno gli ambiti di scouting, selezioneranno le migliori startup e PMI innovative attraendo anche talenti dall’estero e le accelereranno con attività di mentorship e business development.
Nell’ultimo triennio gli investimenti a livello globale in tecnologie sport & tech ammontano a circa 13 miliardi di dollari. In Italia il settore sport e salute è un driver trainante per l’economia con 12 milioni di tesserati, 120 mila società e associazioni sportive, quasi 40 mila imprese attive, 330000 addetti e circa 17 miliardi di euro di fatturato1. WeSportUp nasce con una dotazione iniziale di 1,2 milioni di euro, interamente sottoscritti da CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, per il tramite del Fondo Acceleratori, che contribuiranno all’avvio del programma che coinvolgerà circa 30 tra startup e PMI innovative in 3 anni. Il Fondo Acceleratori contribuirà inoltre finanziariamente a supportare le realtà più meritevoli che usciranno dal programma con ulteriore funding insieme a terzi investitori.
"Senza un percorso guidato di accelerazione, molte startup rischiano di perdersi – ha detto il Ministro Patuanelli -. Questo governo ha voluto occuparsi molto in profondità di innovazione, il Fondo Nazionale Innovazione è nato per questo. WeSportUp è una delle prime iniziative che porteranno grande valore al mondo dello sport e al mondo dell'impresa. Perciò ringrazio CDP e il Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, che è anche un amico, per il lavoro che stanno facendo". Patuanelli ha aggiunto: "Oggi dobbiamo dare agli imprenditori la certezza di non essere lasciati soli nel loro percorso".
Il programma sarà aperto al coinvolgimento di aziende partner che intenderanno accelerare il proprio percorso di innovazione collaborando con le realtà individuate e supportandone lo sviluppo del potenziale, così scalando rapidamente verso nuovi modelli di business.
Il target del programma di accelerazione saranno le startup e le PMI innovative residenti in Italia, ma anche le realtà internazionali con founder italiani e quelle internazionali che desiderano sviluppare il proprio business in Italia.
Gli ambiti di innovazione in cui si svilupperà il percorso di WeSportUp saranno la performance degli atleti, il loro benessere e nutrizione, l'engagement dei tifosi, la gestione delle organizzazioni sportive e le tecnologie per gli stadi e le infrastrutture sportive, gli e-sport e la sostenibilità.
Il primo acceleratore lanciato in quest’ottica è stato Motor Valley Accelerator, programma dedicato al settore automotive e localizzato nel distretto di Modena, battezzato a inizio novembre 2020 che aprirà le porte alle start-up nei primi mesi del 2021.
L’impegno di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale innovazione a supportare lo sviluppo di un ecosistema del Venture Capital in Italia e di una nuova imprenditoria innovativa si articola anche attraverso la creazione di percorsi di formazione professionale digitali attraverso la piattaforma Digital Xcelerator, un percorso di oltre 120 moduli di e-learning gratuiti cui a un mese dal lancio avvenuto a fine ottobre hanno già aderito oltre 600 start-up.
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Aggiornamenti sul bonus ai Collaboratori Sportivi
Da marzo, Sport e Salute S.p.A sta pagando il bonus ai Collaboratori Sportivi (600 euro le prime mensilità, 800 euro novembre) per sostenere il sistema sportivo e il suo capitale umano, colpiti molto duramente dalla pandemia e dalle conseguenti chiusure.
Siamo partiti da zero, raccogliendo le richieste di lavoratori finora rimasti senza diritti e senza il minimo riconoscimento della loro dignità professionale. Con puntualità, con il necessario rigore, con un sentimento di doverosa vicinanza a un mondo e a delle persone fortemente provate dai riflessi del Coronavirus, lo abbiamo fatto così.
1) Fin dalla prima erogazione, Sport e Salute S.p.A ha varato una piattaforma basata su un sistema innovativo di prenotazione via sms, mai utilizzato nel nostro Paese per richiedere un sussidio pubblico. Questo ha permesso di non registrare un solo problema tecnico, un solo ritardo dovuto a incidenti tecnologici.
2) La Società ha gestito tutte le domande ricevute e pagato sempre entro la scadenza prevista dai vari provvedimenti legislativi le indennità ai Collaboratori Sportivi che avevano completato la richiesta con i documenti necessari e in regola.
3) In caso di errori veniali, documenti mancanti, semplici distrazioni ha avviato un dialogo via mail con gli interessati per avere le integrazioni e ha liquidato il bonus appena ricevuto il materiale completo. Parliamo di decine di migliaia di contatti diretti e personali.
4) Per le richieste che presentavano delle criticità, sulla base delle norme di legge via via approvate, sono state avviate istruttorie obbligate per non incorrere in sanzioni: si pensi alla soluzione individuata per le situazioni segnalate dall’Agenzia delle Entrate. Con ciascun richiedente si è proceduto a una verifica parola per parola della domanda presentata.
5) Per i bonus di marzo, aprile, maggio, giugno, novembre, Sport e Salute ha ricevuto dallo Stato: € 471.000.000.
Totale liquidato con esito positivo: € 425.450.400
Residuo da liquidare: € 45.549.600
Totale pagamenti effettuati con esito positivo: 510.725
Totale beneficiari pagati: 154.183
6) Per tutti i richiedenti ha prevalso il principio dell’assoluta buonafede: questo spiega i 45.549.600€ residuati che Sport e Salute S.p.A, nel rispetto delle leggi vigenti ma cercando tutte le strade possibili e giuridicamente valide, vuole pagare ai lavoratori sportivi, prima di restituirli alle casse dello Stato.
Dettaglio pagamenti per singola mensilità:
Totale pagamenti effettuati con esito positivo - marzo: 128.749 Importo liquidato con esito positivo: € 77.253.000
Totale pagamenti effettuati con esito positivo - aprile e maggio: 133.632 Importo liquidato con esito positivo: € 174.031.200
Totale pagamenti effettuati con esito positivo - giugno: 122.545 Importo liquidato con esito positivo: € 73.527.000
Totale pagamenti effettuati con esito positivo - novembre: 125.799 Importo liquidato con esito positivo: € 100.639.200
7) In ogni occasione di erogazione automatica Sport e Salute S.p.A ha disposto immediati bonifici, poche ore dopo aver ricevuto dal MEF le risorse. In modo da sostenere senza indugio e con un approccio non burocratico persone rimaste senza reddito, in molti casi disperate con le quali gli uffici della Società hanno comunicato personalmente giorno dopo giorno, aggiornandole e rassicurandole, come testimoniato dalle migliaia di mail ricevute e gestite.
8) Sport e Salute S.p.A ha gestito nel corso di questi nove mesi, com’era suo dovere, qualsiasi tipo di problematica: dai 5.370 cambi di IBAN di accredito, ai 7.691 pagamenti rifiutati dalle banche, alle rinunce (18.400), alla rettifica delle rinunce (940), alle incongruenze con i dati INPS e dell’Agenzia delle Entrate. In tutto sono state lavorate circa 170.000 mail e gli operatori hanno risposto a circa 150.000 telefonate.
9) Sport e Salute S.p.A, attraverso la piattaforma dedicata, ha raccolto e sta esaminando le sole nuove domande per novembre, che hanno raggiunto la cifra di 53.913 (in questi giorni oggetto dei necessari controlli). E si prepara ad erogare il bonus di dicembre.
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Sport e Salute, il CdA approva la ripartizione dei 95 di contributi aggiuntivi. Prioritaria la protezione del mondo sportivo in epoca Covid
Il Consiglio di Amministrazione di Sport e Salute ha approvato la ripartizione dei contributi pubblici aggiuntivi al mondo sportivo per un totale di 95 milioni di euro. Risorse che in questo momento difficilissimo per l’intero sistema, dal vertice alla base, serviranno in particolare a proteggere il tessuto connettivo delle società, degli atleti e dei lavoratori sportivi.
Un segno chiaro, è stato sottolineato, di come la legge di riforma dello sport già funzioni, del fatto che l’idea di agganciare le risorse al gettito fiscale generato dallo sport diventi oggi uno strumento fondamentale per gestire la crisi, a disposizione degli organismi sportivi che sono il cuore dello sport italiano: Federazioni, Enti di Promozione, Discipline Sportive Associate, Associazioni Benemerite, Gruppi Civili e Militari.
Il criterio base per la ripartizione è stato individuare chi ha sofferto di più sulla base di parametri oggettivi.
Quindi: chi ha avuto meno ricavi, chi ha più associazioni, chi ha avuto perdite di esercizio nel 2020 causa Covid. Infatti, il 50% del contributo è vincolato alla gestione degli effetti della pandemia: alle Asd per i voucher per la popolazione; alle Asd per il post covid. Il 50% delle risorse resta a disposizione delle Federazioni e degli altri Organismi Sportivi da spendere nel rispetto della loro totale autonomia.
Va osservato che in relazione al precedente anno pre-olimpico - come lo è stato il 2020 per via del rinvio dei Giochi di Tokyo - ovvero al 2015, prima di Rio, le Federazioni hanno avuto in totale 97 milioni in più.
Nell’ambito di tali risorse è stata destinata la somma di 10 milioni per portare lo sport nelle scuole, anche attraverso la didattica a distanza e digitale. Sono stati inoltre destinati 8 milioni per progettualità sociali e a sostegno del mondo sportivo. Tra queste: la digitalizzazione e lo sviluppo dell'innovazione tecnologica, la formazione, la diffusione della telemedicina sportiva, il supporto all'impiantistica sportiva federale.
In un momento così delicato, il Presidente e Amministratore Delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli, al termine del CdA, ha ringraziato in maniera particolare i consiglieri di amministrazione per il lavoro svolto e la fattiva collaborazione.
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Comunicato presentazione firma del Protocollo d’Intesa tra Sport e Salute e l’Arma dei Carabinieri – Lunedì 16 novembre
Al Circolo del Tennis, nel Parco Sportivo del Foro Italico, si è svolta oggi la presentazione del Protocollo d’Intesa tra Sport e Salute S.p.A. e l’Arma dei Carabinieri. Il Presidente della Società Vito Cozzoli ha salutato e ringraziato il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e tutti i presenti, fra i quali il Capo di Stato Maggiore dei Carabinieri, Teo Luzi.
“Quello che lega lo sport e l’Arma è la rete capillare sul territorio. Le società sportive dilettantistiche sono la spina dorsale d’Italia così come le stazioni dei Carabinieri sono presenti dal più piccolo comune alle metropoli, fino alle periferie, da Nord a Sud”, ha dichiarato il Presidente Cozzoli, sottolineando come la cooperazione tra le due istituzioni pubbliche sia necessaria in particolare in questo momento difficile per il Paese e per lo sport.
Sport e Salute sta facendo la sua parte per sostenere la pratica sportiva con i bonus ai collaboratori sportivi e si sta impegnando a tenere viva la passione tra i cittadini con strumenti concreti, compreso l’accordo siglato oggi. “Vogliamo dare sempre di più valore all’anima sociale della Società”.
Il Presidente Cozzoli ha poi di seguito illustrato gli elementi essenziali del Protocollo: organizzare eventi sportivi soprattutto per persone in condizione di disagio e di disabilità presso le strutture sportive dell’Arma; valorizzare le strutture sportive dei Carabinieri; condurre ricerche su stili di vita tra i militari dell’Arma; organizzare iniziative di formazione.
Anche il Comandante Generale Giovanni Nistri ha ringraziato Sport e Salute per il contributo all’ammodernamento degli impianti sportivi dei Carabinieri, sottolineando come lo sport sia un fattore importante di crescita per la società in generale e per i giovani in particolare. “I valori dello sport ci riportano all’educazione e alla legalità che l’Arma dei Carabinieri persegue” ha dichiarato il Generale. “L’attività fisica è la strada per la salute e occorre promuoverla sul territorio”.
Il Comandante Generale ha concluso il suo intervento ricordando con orgoglio le medaglie vinte dagli atleti del Centro Sportivo Carabinieri, portando l’esempio attuale del carabiniere Federica Brignone, nominata atleta dell’anno e di come l’Arma abbia sviluppato la Sezione Pugilato per i giovani sul territorio di Forcella, nella periferia di Napoli: “Occorre portare un progressivo miglioramento nelle aree disagiate dove lo sport è un’attività sana che può fare davvero la differenza”.
Una finalità sposata dal Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il quale ha dichiarato di essere già al lavoro per trovare soluzioni su come lo sport potrà ripartire conclusa l’emergenza sanitaria e di guardare al futuro con speranza: “Dal Nord al Sud d’Italia le strutture sportive possono fare la differenza nei territori difficili e nelle periferie disagiate. E restituire un senso nuovo di comunità”. Il Ministro ha aggiunto: “Per questo ringrazio il Comandante Generale Giovanni Nistri che conferma il suo profondo impegno e la sua dedizione e il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli per il lavoro che quotidianamente svolge con lo scopo di migliorare la qualità di vita e il benessere e la salute di tutti i cittadini".
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News sul Protocollo Sport e Salute - ANCI per lo Sport nei Parchi
Prende avvio la stretta collaborazione tra Sport e Salute e ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani) grazie alla firma del Protocollo d’intesa che permetterà di predisporre un Piano d’azione per la messa a sistema, l’allestimento, il recupero, la fruizione e la gestione di attrezzature, servizi ed attività sportive e motorie nei parchi urbani.
Il Piano avrà l’obiettivo di promuovere l’attività fisica e sportiva nei parchi urbani e di diffondere fra tutti i Comuni il “Progetto Sport nei Parchi” favorendone l’attuazione.
Il Progetto ha inoltre l’obiettivo di dotare le aree verdi cittadine che ne sono sprovviste, di strutture fisse, per lo svolgimento di attività sportiva all’aperto a corpo libero, di riqualificare le strutture già presenti e di promuoverne l’utilizzo offrendo attività sportiva alla comunità per fascia di età.
Al fine di realizzare e coordinare le attività previste per l’attuazione del Protocollo d’Intesa, Sport e Salute e ANCI istituiranno un Gruppo di lavoro paritetico che elaborerà i contenuti di un avviso di selezione, che sarà pubblicato prossimamente sui rispettivi siti istituzionali e che avrà l’obiettivo di invitare a partecipare e selezionare i Comuni interessati ad attuare il Progetto sul proprio territorio.
Il suddetto avviso prevederà, tra l’altro, i seguenti elementi:
- i requisiti di partecipazione;
- i termini di presentazione delle domande;
- l’importo massimo finanziabile ad opera di Sport e Salute;
- la percentuale di cofinanziamento messa a disposizione dei Comuni;
- la Commissione di selezione;
- i criteri di scelta con gli eventuali punteggi da attribuire;
- le modalità di pubblicazione della graduatoria.
In concomitanza con la pubblicazione dell’Avviso di selezione verrà attivato un contact center di riferimento a supporto dei Comuni interessati. Tutti gli aggiornamenti e le informazioni saranno disponibili sul sito www.sportesalute.eu
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