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Spazi liberi e percorsi ginnici nell’ambiente naturale

di Emiliana Polini e Roberto Carminucci

Fare movimento ogni giorno, per almeno un’ora: è il consiglio degli esperti per i bambini in età evolutiva. Non solo in palestra o in piscina, ma anche semplicemente giocando all’aperto con gli amici ai giardinetti.

Considerando però lo stile di vita dei bambini di oggi, sopraffatti dalla cosiddetta “sindrome ipocinetica”, il tempo da dedicare alle attività di movimento andrebbe necessariamente aumentato. Ci troviamo di fronte, infatti all’enorme problema dell’obesità infantile che in Italia, negli ultimi anni, è esplosa in maniera decisamente preoccupante.

Siamo consapevoli che le conoscenze psicomotorie di un ragazzo di settant’anni fa si sviluppavano normalmente in tutti i momenti della giornata: il correre a piedi nudi nella campagna, l’arrampicarsi su di un albero, giocare all’aperto, costituivano continui stimoli motori che oggi, invece, sono quasi del tutto scomparsi.

Molti ragazzi, messi di fronte ad una fune o ad una pertica, la guardano spaventati e si inibiscono perché hanno paura. Esiste, infatti, una grande differenza tra chi, vivendo in zone rurali, ha la possibilità di esprimersi liberamente accrescendo così il proprio bagaglio motorio e chi, invece, vivendo in città, viene privato di questa opportunità. Inoltre, accanto a tutta quell’attività motoria che potremmo definire “naturale” tipica dei bambini di allora, si affiancava quella strutturata data dalle attività sportive svolte nelle palestre. Se prima i ragazzi giocavano e sperimentavano utilizzando i metodi di apprendimento deduttivi, acquisendo così una vasta gamma di esperienze tali che, intervenendo anche sul miglioramento della coordinazione, strutturavano successivamente durante il corso della vita da adulti (aiutandoli anche ad affrontare le situazioni più disparate), al giorno d’oggi tale aspetto e tipologia di apprendimento è quasi del tutto carente.

È importantissimo, quindi, poter disporre di spazi attrezzati all’aperto in cui effettuare una serie di attività motorie che, aiutino i giovani a stimolare la sfera di esperienza della corporeità e della motricità per contribuire alla loro crescita e maturazione complessiva, agli adulti diano, invece, la possibilità di promuovere la conservazione dell’efficienza fisica e mentale, anche nella tarda età, al fine di stimolare l’istinto dell’uomo ad opporsi al processo inevitabile dell’invecchiamento.

Le potenzialità e l’adattamento delle persone adulte o anziane agli stimoli motori sono eccezionali. Il risultato che si può ottenere può essere davvero sorprendente, anche se gli stessi in precedenza non hanno praticato attività sportiva.

Il corpo umano, nella sua evoluzione, ha sempre attratto studi e tesi riguardo il come ed il perché avvengano determinati cambiamenti fisiologici nel corso del tempo. Nell’uomo il passaggio all’età adulta è seguita da una serie di cambiamenti legati all’aspetto fisico, al rendimento di alcune funzioni fisiologiche, a quelle cognitive e alle relazioni sociali. Tutto questo è influenzato da fattori genetici, dallo stile di vita quotidiano e dalle predisposizioni caratteriali.

In quest’ottica possiamo definire l’attività motoria come un deterrente contro la degenerazione di sistemi ed apparati. L’esercizio fisico è in grado di migliorare l’umore e le capacità intellettive attraverso la produzione naturale di catecolamine, di endorfine e migliorando la vascolarizzazione della corteccia cerebrale.

Durante l’intero percorso di vita possiamo individuare degli step nei processi evolutivi, in generale dalla nascita sino ai 30 anni di età si ha un miglioramento delle funzioni fisiologiche, successivamente si va in contro ad un declino strettamente correlato alle proprie abitudini di vita. Ad esempio la velocità di conduzione dell’impulso nervoso lungo i nervi diminuisce del 10%-15% tra i 30 e gli 80 anni, mentre la funzione ventilatoria diminuisce del 40%. Inoltre la frequenza cardiaca a riposo non varia molto in funzione dell’età, ma diminuisce grandemente la frequenza cardiaca massima. Inoltre l’aver sviluppato durante il periodo evolutivo un gran numero di adipociti (cellule di deposito del grasso), predispone, in età adulta, a maggior rischio di malattie metaboliche, con possibili conseguenze per la funzionalità cardiovascolare.                                                                                              

I benefici apportati da un’attività motoria, costante e programmata, si fondano soprattutto sull’allenamento della forza e sull’allenamento della funzione cardiovascolare, senza trascurare tutti gli elementi considerati per il mantenimento dello stato di salute e del benessere psicofisico (mobilità articolare, equilibrio e propriocettività, stretching ecc…).

L’attività fisica rivolta alla Forza e alla Forza Resistente, soprattutto nelle sue due componenti coordinative intermuscolari e intramuscolari, permette la conservazione della massa proteica quindi correlata alla massa muscolare nell’anziano e comporta una postura più stabile e un equilibrio più efficiente.

L’utilizzo di esercizi contro resistenza abbinati ad una attività cardiovascolare corretta e adeguata, porta ad una postura più stabile, ad un migliore equilibrio e ad un’andatura più coordinata e sicura, riducendo il rischio di cadute e prevenendo alcune importanti patologie correlate all’inattività fisica, come la sarcopenia, la malattia ipocinetica e l’obesità che risultano per statistica molto frequenti nella persona anziana.

Per chi non ama chiudersi in palestra e vuole praticare sport, godendo della natura, la soluzione si chiama “Percorso vita”. Diffusissimi in tutta Europa e da alcuni anni anche in Italia, i percorsi di efficienza fisica consistono in circuiti attrezzati per lo svolgimento di diverse attività motorie. Il Percorso Vita è un itinerario sportivo a difficoltà differenziata, composto da diverse stazioni all'interno di aree verdi (boschi, parchi e grandi aree verdi urbane) per compiere esercizi all'aria aperta. Il fine di questa attività è il mantenimento e il miglioramento della capacità personale di rendimento (fitness).

Nati per caso in Svizzera, a Zurigo, nel 1968, grazie ad una società di Ginnastica che d’estate faceva allenare i propri atleti all’aperto utilizzando materiale trovato nei boschi (alberi caduti cui appoggiarsi o piccoli tronchi come attrezzi ginnici), tali percorsi sono costituiti da una serie di stazioni strutturate (tappe). Ogni stazione presenta un tipo diverso di esercizio, indicato sul pannello illustrativo che spiega l'esercizio e il numero di ripetizioni consigliate per adulti e bambini, da eseguire a corpo libero oppure con l'ausilio di attrezzature fornite appositamente lungo il percorso (anelli, assi, altalene, corde, panchine, spalliere).

Ogni circuito è costruito secondo un equilibrato programma di attività, suddiviso in una serie di tappe distanziate tra loro da circa 100-150 metri e da raggiungersi con un leggero passo di corsa (da qui la forte componente aerobica del Percorso Vita). Nelle aree di montagna, si alternano percorsi in pianura con salite e discese e i percorsi sono tutti praticabili a piedi (a passo sostenuto o correndo) o in bici.

Lo start e la prima tappa sono in genere pensate per favorire un adeguato riscaldamento di base, esercizi di stretching e di allungamento muscolare. Le successive tappe indicano ognuna un tipo di esercizio diverso.

Tre sono le tipologie di percorso studiati a appositamente per sviluppare determinate capacità fisiche:

  • Percorso vita EASY: composto da 12 stazioni;
  • Percorso vita MEDIUM: composto da 16 stazioni;
  • Percorso vita STRONG: composto da 22 stazioni.

La chiave del successo di questi circuiti, nei grandi centri urbani e in numerose aree verdi extra-urbane, risiede nell’essere praticabile da tutti (bambini, adulti, anziani, atleti e non), perché ognuno è libero di adattare i differenti programmi di esercizi alle proprie possibilità ed esigenze e specifiche condizioni di salute. Si possono scegliere in piena libertà orari di frequenza, intensità e quantità dell’esercizio.

Non è da sottovalutare l’ambiente naturale di questi percorsi che aiuta a distogliere la mente dalle preoccupazioni della vita quotidiana, agendo così da anti-stress e massimizzando i benefici. Il programma combina l’attività aerobica (camminata e corsa) con la tonificazione (addominali, stretching, esercizi di resistenza e rinforzo muscolare): si bruciano grassi, si rinforza la muscolatura di tutto il corpo e si migliora la coordinazione del movimento.

La frequenza regolare del Percorso vita contribuisce ad un salutare rinvigorimento dell’organismo.

Tra i settori della Federazione Ginnastica d’Italia, la sezione Ginnastica per Tutti, una volta chiamata Ginnastica Generale, si occupa di quell’aspetto della Ginnastica orientato al tempo libero e costituito da una gamma di movimenti, i più diversi. La GpT è composta da un ventaglio di offerte di attività sportive per tutte le categorie di età e comprende esercizi nel campo della Ginnastica con e senza attrezzi, sia attrezzi classici, sia attrezzi non codificati, ludici, alternativi e occasionali che spesso rappresentano la caratteristica fantasiosa ed innovativa di questa attività.

Questa sezione della FGI comprende manifestazioni che prevedono l’esecuzione di esercizi collettivi in piccoli (min. 6 partecipanti attivi) o grandi gruppi (min. 200 partecipanti) da effettuarsi all’aperto; offre quindi anche esperienze estetiche di movimento per i partecipanti e per gli spettatori.

La manifestazione ufficiale della Ginnastica per Tutti è la Gymnaestrada (da gymna=ginnastica + strada). L’evento più importante è la Gymnaestrada Mondiale che chiama a raccolta ogni quattro anni, fin dal 1953, il popolo della Ginnastica di tutto il mondo e che, senza dubbio, è la manifestazione che conta il maggior numero di partecipanti rispetto a qualsiasi altro evento sportivo internazionale, compresi i Giochi Olimpici.

 

LISTA DELLE WORLD GYMNAESTRADA (da FGI)

EDIZIONI

YEAR 

CITY & COUNTRY

FEDERATIONS

GYMNASTS

1

1953

Rotterdam

NED

14

5000

2

1957

Zagreb

YUG

17

6000

3

1961

Stuttgart

GER

16

10000

4

1965

Vienne

AUT

26

15600

5

1969

Bâle

SUI

28

9600

6

1975

Berlin

GER

19

10500

7

1982

Zürich

SUI

22

14200

8

1987

Herning

DEN

26

17300

9

1991

Amsterdam

NED

30

18400

10

1995

Berlin

GER

34

19200

11

1999

Gothenburg

SWE

37

20800

12

2003

Lisbon

POR

45

21600

13

2007

Dornbirn

AUT

53

22000

14

2011

Lausanne

SUI

54

19100

15

2015

Helsinki

FIN

49

21000

16

2019

Dornbirn

AUT

   

 

Altre manifestazioni che hanno avuto origine dalla Gymnaestrada sono l’Eurogym (aperto ai ragazzi dai 12 ai 18 anni) ed il Golden Age Gym Festival (attività per gli over 50) che prevedono, oltre all’esibizione nelle piazze, anche la partecipazione a differenti workshops inerenti la Ginnastica e non, da effettuarsi sempre all’aperto.

Tratto da: Spazio Sport

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