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Al Foro Italico la Prima Giornata Nazionale dell'Ascolto dei Minori. Mezzaroma: "Ascolto e Sport diritti universalmente riconosciuti"


"Ascoltare è esserci. È camminare insieme". All'insegna di questo slogan è stata celebrata al Foro Italico la Prima Giornata Nazionale dell'Ascolto dei Minori istituita dal Governo e promossa dal Minsitero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministro per lo Sport e i Giovani, Sport e Salute e AIG.

Oltre 200 studenti dai 13 ai 16 anni si sono incontrati e confrontati, definendo un'agenda di esigenze e punti che sono stati oggetto del dibattito con le istituzioni. L'obiettivo è stato, da una parte, quello promuovere la partecipazione attiva dei bambini e degli adolescenti nei processi decisionali che li riguardano, in linea con l'Articolo 12 della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, e dall'altra puntare ad informare e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di garantire alle persone di minore età il diritto di essere ascoltati, riconoscendo il loro ruolo attivo nella società e favorendone l’inclusione.

Tra le presenze istituzionali che hanno ascoltato le esigenze dei minori, anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. "Il primo compito che sto cercando di portare avanti con tanti colleghi - ha detto Abodi - è quello di migliorare i luoghi di sport perché lo sport per tutti non può essere solo uno slogan o un principio costituzionale. Dobbiamo promuovere la cultura del movimento per essere consapevoli di quanto faccia bene praticare sport. Noi dobbiamo mettervi nella condizione di apprezzare tutto questo e il primo luogo dove questo si consacra tutto ciò sono le scuole. Mi auguro che la scuola possa comprendere questo privilegio. Noi - ha aggiunto il Ministro per lo Sport e i Giovani - lo stiamo facendo partendo dai luoghi del disagio. Quello che abbiamo fatto a Caivano, e che faremo in altre realtà, va nella direzione di offrire opportunità. Come ministro dello sport e dei giovani la mia preoccupazione è di arrivare prima che si diventa giovani perché a quell'età bisogna già avere un'idea di se stessi. Bisogna insegnare ad apprezzare la vita, che è un dono sacro e non un fatto occasionale. La nostra promessa è che manterremo questa proposta perché quello che stiamo facendo, anche con l'opportunità dei Giochi della Gioventù, va nella direzione di offrire più sport e più benessere", conclude.

Ad intervenire ed accogliere al Foro Italico gli studenti è stato il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. "La Convenzione Onu del 1989 che sancisce i diritti dei minori e, oltre a quello dell'ascolto, include anche quello a "dedicarsi ad attività ludiche e
ricreative" - ha ricordato il vertice di Sport e Salute -. Il binomio "ascolto" e "sport" è dunque sancito universalmente ed oggi qui è rappresentato in maniera concreta, anche grazie all'impegno di quattro federazioni sportive
(FederTennis, FederTaekwondo, FitArco e Fijlkam) che hanno permesso ai ragazzi di fare attività fisica, provare nuove discipline ma soprattutto divertirsi. La nostra azione - ha concluso Mezzaroma - deve puntare anche a formare operatori capaci di ascoltare i minori, cogliendo i segnali di disagio e interpretando le loro esigenze".

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