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Allo Stadio Olimpico il webinar sulla "riforma del lavoro sportivo". OItre duemila i rappresentanti degli organismi sportivi collegati online

Sono stati oltre duemila i rappresentanti degli organismi sportivi di tutta Italia che hanno seguito in diretta il webinar sul "lavoro sportivo", svoltosi questo mercoledi mattina nella sala conferenze dello Stadio Olimpico, alla presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi e della Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone.

Il webinar, promosso dai due Ministeri in collaborazione con Sport e Salute, è iniziato con un momento di raccoglimento per l'improvvisa scomparsa dell'avvocato Guido Martinelli, figura di riferimento nel diritto sportivo "e che - come ricordato dal Ministro Abodi - aveva lavorato a lungo a questa riforma dello sport e specificatamente sul tema del lavoro sportivo".

Ad aprire i lavori è stato proprio il Ministro per lo Sport e per i Giovani. “Penso sia stato fatto un buon lavoro - ha detto Abodi - anche se nelle interlocuzioni che abbiamo quotidianamente avvertiamo margini di miglioramento. Le norme si approvano, si analizzano e se necessario si migliorano, questo è un processo continuo. Era opportuna una giornata di approfondimento sul tema: incontri come quelli di oggi servono per l’alfabetizzazione della norma e raccogliere indicazioni. Ringrazio il Ministro Calderone e tutta la sua struttura, abbiamo trovato un approccio umano al sistema sportivo che ha consentito di comprendere le delicatezze e il ruolo socialmente rilevante. Ringrazio, inoltre, gli oltre 2mila partecipanti al webinar che sono collegati da remoto e Sport e Salute per il supporto”.

A seguire l'intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone. "Una delle cose che fa più paura alle aziende, alle associazioni e ai professionisti - ha sottolineato il Ministro Calderone - è quando le riforme producono adempimenti di difficile comprensione e applicazione. Il nostro obiettivo comune con il ministro Abodi è sempre stato quello di garantire i diritti e fare in modo che fossero effettivi e non negati da adempimenti e procedure che rendono complicato il processo. Credo che abbiamo raggiunto una buona contemperazione delle esigenze, soprattutto nella salvaguardia dei diritti attraverso gli strumenti di controllo. Ci troviamo in un contesto speciale e come tale abbiamo ritenuto di operare, visto che parliamo anche di dilettantismo e di organizzazioni sul territorio con dimensioni molto diverse tra loro, in alcuni casi anche ridottissime. Abbiamo cercato di portare la semplificazione al massimo delle nostre possibilità in un quadro già molto definito come il Libro unico del lavoro. Le norme portano buoni risultati quando sono ben scritte e bene applicate ma - ha concluso - anche quando possono essere migliorate nel momento in cui iniziano a vivere".

Il webinar, moderato da Riccardo Meloni, Direttore risorse umane e organizzazione di Sport e Salute, è proseguito con le relazione degli esperti, ad iniziare dal Direttore Generale della direzione Rapporti di lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Romolo De Camillis, il quale ha illustrato le peculiarità delle forme di lavoro nel dilettantismo, dalle co.co.co. ai collaboratori amministrativo gestionali, fino ai volontari.
A seguire, da remoto, è intervenuto il Direttore centrale Entrate contributive INPS, Antonio Pone che si è invece soffermato sul tema del versamento dei contributi INPS nel dilettantismo, fra esenzioni e riduzioni.

Il consigliere del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Antonello Orlando, ha invece fatto un focus sul ruolo degli intermediari della legge 12/1979, mentre Marco Perciballi, esperto del Ministro per lo Sport e i Giovani, ha relazionato in merito all'adeguamento degli statuti delle Asd ed Ssd e sugli adempimenti attraverso il Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche.
Proprio sul tema del RASD, è poi intervenuto Stefano D'Albora, Chief Technology Officer di Sport e Salute e CEO di ConiNet Spa, focalizzando l'attenzione sulla gestione collaboratori e sull'integrazione con il Ministero del Lavoro.

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