Primo Piano

Da sempre attenta al valore dello sport come motore di integrazione e inclusione sociale, la cooperativa Heron ha proposto il progetto biennale S.Lang-Sport Language, partecipando al bando Play District promosso e sostenuto da Sport e Salute e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile. Rafforzare alcuni spazi civici attraverso lo sport come valore di uno stile di vita sano, proposte che spaziano dalla promozione di eventi ai corsi di formazione, dall'attività di orientamento ai laboratori creativi, per arrivare a esperienze di cittadinanza attiva e volontariato sono alcune delle iniziative promosse dal progetto. La sua realizzazione è frutto di un'ampia rete di partenariato: oltre al CSI Reggio Emilia, anche l'Officina Educativa - Partecipazione Giovanile e Benessere del Comune di Reggio Emilia, Reggiana Boxe Asd, All Inclusive Sport, Uisp Reggio Emilia, Gisport Srl, Cinqueminuti Aps, le Cooperative Papa Giovanni XXIII, Progetto Crescere, San Giovanni Bosco, Accento, e Luoghi Di Prevenzione. Il progetto si rivolge in particolare ai giovani di età compresa fra i 14 e i 25 anni. Mira a costruire opportunità di crescita personale e professionale: qui si colloca un'interessante attività didattica legata al nuoto.

Ce ne parlano Licia Corradini, referente ufficio progettazione e bandi, e Marcello Campani, presidente della cooperativa Heron 

Come è stata strutturata l’attività invernale di nuoto del Progetto S.Lang?

Il corso si è tenuto presso la Piscina Mattia Dall’Aglio tra novembre e febbraio, organizzato in collaborazione tra CSI e Uisp Reggio Emilia. L’attività ha coinvolto stabilmente circa 10/12 partecipanti, tra cui anche una ragazza e un ragazzo rifugiati, inseriti nel sistema di accoglienza. È stato senza dubbio un successo, sia in termini di partecipazione e coinvolgimento, sia per quanto riguarda gli aspetti relazionali e di crescita dei partecipanti.

In che modo ha contribuito il CSI Reggio Emilia?

L’intera rete di partner che opera sul territorio è stata una risorsa fondamentale: il CSI ha lavorato attivamente alla progettazione e alla realizzazione di alcune di queste, in particolare per il corso di nuoto, con un operatore sportivo dedicato. Per i mesi invernali 2024 stiamo valutando la possibilità di ampliare l’offerta sportiva con alcune nuove proposte (tra cui Padel e Atletica) e CSI sarà sicuramente coinvolto nella loro implementazione. 

Come è stata la partecipazione?

Ad oggi gli iscritti sono circa 150 e verosimilmente nei prossimi mesi, con la ripresa delle attività all’aperto, i numeri saliranno. Il progetto sta coinvolgendo giovani provenienti da contesti e con background differenti.

S.Lang termina nel 2025. State già pensando ad altre iniziative sportive?

Assolutamente sì! Ormai sempre più spesso lo sport entra nelle progettazioni che mirano ad avere un impatto sociale e poter garantire continuità è fondamentale per valorizzare e non disperdere le relazioni e le risorse del territorio: progetti come questo rappresentano una risorsa unica nel suo genere per la nostra città.

Cosa ha spinto Heron a partecipare ad un bando così ambizioso?

Heron sostiene da sempre lo sport nel suo valore più autentico, come strumento educativo, in grado di promuovere benessere psicofisico e capacità di creare momenti di aggregazione e condivisione. Il bando “Play District” andava esattamente in questa direzione, con l’obiettivo di dare continuità, valorizzare ed estendere l’esperienza positiva dei "Cantieri Sportivi", ovvero un progetto già attivo del Comune di Reggio Emilia, svolto da realtà del mondo educativo e sportivo, nei parchi e nelle piste polivalenti della città, nel periodo primavera-estate.

Tratto dall'omonimo articolo di Valentina Serri pubblicato il 26 marzo 2024 sul n.12 del settimanale reggiano La Libertà.

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