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Una trionfante maschera di fango chiude la lunga estate azzurra

La lunga estate magica dello sport italiano si è conclusa il 2 ottobre, con la maschera di fango, fatica e sudore di Sonny Colbrelli, vincitore della Parigi-Roubaix 2021. L’ultimo azzurro a vincere questa corsa, mitica e terribile, era stato Andrea Tafi, 22 anni fa, nel 1999.

Questa edizione è stata una Parigi-Roubaix da tregenda, come nelle “migliori” tradizioni, con una pioggia sferzante che ha colpito i corridoi per gran parte della gara, con i suoi 55 chilometri di pavé. Ma al suo fianco avrebbe dovuto esserci anche un altro italiano, il trentino Marco Moscon, che ha guidato a lungo la corsa, finché la sorte ha deciso che non era il suo anno.

E così Moscon prima è caduto e poco dopo ha forato, lasciandogli comunque un prestigioso quarto posto. Questa gara sembra una sintesi perfetta dell’etica dello sport: fatica, sacrificio, impegno, vittoria e sconfitta, senza dimenticare la fortuna, che deve assistere anche gli eroi.

Franco Del Campo

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